Il rischio derivante dal trasporto di sostanze pericolose non è certo trascurabile, ma, in assenza di strumenti normativi consolidati, è oggetto di un numero ridotto di studi, a paragone del rischio connesso all’utilizzo delle stesse sostanze in impianti fissi.

L’esigenza di condurre analisi di rischio d’area, di incidere sulla programmazione territoriale e di scegliere tra diverse opzioni per la movimentazione delle sostanze pericolose porta oggi, però, ad una crescente richiesta di approfondimento di queste tematiche.

Le principali modalità di trasporto analizzate sono: trasporto su strada, su rotaia, su acqua (marino/fluviale) e per condotta.

La metodologia di analisi adottata può essere sintetizzata nei seguenti passi:

  • Analisi incidentale storica condotta su realtà similari ed analisi storica specifica della tratta in questione (i dati possono essere fortemente condizionati da peculiarità della tratta/stazione/porto in questione).
  • Individuazione delle cause, delle modalità di incidente, dei fattori impiantistici, gestionali ed amministrativi.
  • Interazioni esistenti con gli incidenti connessi a realtà industriali collegate e ad altre modalità di trasporto (effetto domino).
  • Valutazione delle frequenze di accadimento su base statistica.
  • Analisi delle conseguenze e della vulnerabilità dell’area (a livello antropico ed ambientale).
  • Analisi del rischio associato alle ipotesi individuate ed individuazione delle misure mitigative tecniche, gestionali ed operative.

A valle dell’analisi è possibile individuare un criterio di scelta delle modalità di trasporto da preferire sulla base della minimizzazione del rischio.

Nell’ambito di piani territoriali più ampi e di protezione civile, Sindar svolge analisi di rischio del trasporto di merci pericolose nelle diverse modalità.

Attraverso tecnici abilitati, assume inoltre l’incarico di Consulente Sicurezza Trasporto ed assiste le aziende sulle problematiche relative al trasporto merci pericolose.

 

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