A partire dal 1/12/2011, a seguito dell’entrata in vigore del CLP, è da prevedere una aumento degli stabilimenti che ricadono nella normativa sui rischi di incidenti rilevanti.
La legislazione comunitaria sul rischio di incidenti rilevanti – cosiddetta Seveso – è una normativa consolidata e uno strumento efficace e collaudato.
La norma italiana di riferimento è il D.Lgs. Governo n° 334 del 17/08/1999, attuazione della Direttiva 96/82/CE e aggiornata dal D.Lgs. 21 settembre 2005, n. 238.
Il recente cambiamento della classificazione delle sostanze pericolose (CLP, Direttiva 1272/2008/CE) comporterà l’adeguamento a quest’ultima anche della direttiva 96/82/CE.
La proposta 781/2010, attualmente in fase di discussione presso il Parlamento Europeo e oggetto di approfondimento a breve su questo sito, fissa l’adozione della nuova direttiva Seveso al 1 giugno 2015, data del passaggio per la classificazione delle sostanze pericolose dal regime transitorio a quello definitivo.
Da rilevare, però, che il numero di stabilimenti rientranti nel campo di applicazione della normativa (attualmente sono 1117 equamente distribuiti tra art. 6 ed art. 8) è in continua crescita, a causa della mutata classificazione delle sostanze, in particolar modo quelle pericolose per l’ambiente.
L’entrata in vigore della Direttiva 1272/2008/CE, recependo nella Tabella 3.2 le modifiche introdotte dal 30° e 31° adeguamento della Direttiva 67/548/CEE ha di fatto aumentato significativamente il numero di sostanze classificate ai fini Seveso.
Alle sostanze modificate dalla Tabella 3.2 vanno aggiunte quelle per cui è cambiata la classificazione della miscela, tra cui sostanze di largo utilizzo quali l’ipoclorito di sodio, e quelle per cui è stata modificata la classificazione, quali l’Olio Combustile Denso (OCD) (da parte di CONCAWE a dicembre 2010).
Per questo è prevedibile un aumento significativo di stabilimenti rientranti nel campo di applicazione Seveso entro l’anno, senza che la direttiva Seveso sia stata modificata.
SEVESO 3, agevolando la lettura della normativa sui rischi rilevanti, permette a gestori, consulenti ed Enti di controllo di verificare la situazione dello stabilimento in esame, sia in uno specifico momento della vita dello stesso, sia come simulazione in via predittiva.